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Neon

Generale
Nome, Simbolo, N° AtomicoNeon, Ne, 10
Serie chimicagas nobili
Gruppo, Periodo, Blocco18 (VIIIA), 2, p
Densità, Durezza0,8999 kg/m3 a 273K, nd
Coloreincolore
Proprietà atomiche
Peso atomico20,1797 amu
Raggio atomicond
Raggio covalente69 pm
Raggio di van der Waals154 pm
Configurazione elettronicaHe2s22p6
e- per livello energetico2, 8
Stato di ossidazione0 (sconosciuto)
Struttura cristallinaCubica
Proprietà fisiche
Stato di aggregazionegas (non magnetico)
Punto di fusione24,56 K, (-248,59 °C)
Punto di ebollizione27,07 K, (-246,08 °C)
Volume molare13,23 ×10-3 m3/mol
Calore di vaporizzazione1,7326 kJ/mol
Calore di fusione0,3317 kJ/mol
Pressione del vaporend
Velocità del suono435 m/s a 273,15 K
Varie
Elettronegativitànd
Capacità calorica specifica103 J/(kg*K)
Conducibilità elettricand
Conducibilità termica0,0493 W/(m*K)
Prima energia di ionizzazione2080,7 kJ/mol
Seconda energia di ionizzazione3952,3 kJ/mol
Terza energia di ionizzazione6122 kJ/mol
Quarta energia di ionizzazione9371 kJ/mol
Quinta energia di ionizzazione12177 kJ/mol
Sesta energia di ionizzazione15238 kJ/mol
Settima energia di ionizzazione19999 kJ/mol
Ottava energia di ionizzazione23069,5 kJ/mol
Isotopi stabili
isoNATDDMDEDP
20Ne90,48%Ne è stabile con 10 neutroni
21Ne0,27%Ne è stabile con 11 neutroni
22Ne9,25%Ne è stabile con 12 neutroni
iso = isotopo
NA = abbondanza in natura
TD = tempo di dimezzamento
DM = modalità di decadimento
DE = energia di decadimento in MeV
DP = prodotto del decadimento

Il Neon è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi, che ha come simbolo Ne e come numero atomico il 10. Gas nobile, quasi inerte, incolore. Il neon possiede una distintiva incandescenza rossastra quando è untilizzato in un tubo a scarica o nelle lampade al neon. E' presente in tracce nell'aria.

Table of contents
1 Caratteristiche
2 Applicazioni
3 Storia
4 Disponibilità
5 Composti
6 Isotopi

Caratteristiche

Il neon è il secondo per leggerezza tra i gas nobili, emette un incandescenza rosso-arancio dentro ad un tubo a scarica e possiede una capacità di refrigerazione 40 volte superiore a quella dell'elio liquido e tre volte superiore all'idrogeno liquido (a parità di unità di volume). In molte applicazioni è un refrigerante meno costoso dell'elio. Il neon possiede la scarica più intensa tra tutti i gas rari (a parità di tensione e corrente).

Applicazioni

La luce rosso-arancio che il neon emette nelle lampade al neon è ampiamente usata nelle insegne pubblicitarie. Il termine "Neon" viene normalmente usato per indicare questo tipo di luci, anche se in realtà diversi gas vengono utilizzati per ottenere diversi colori. Altri usi:

  • indicatori ad alto voltaggio.
  • parascintille.
  • wave meter tubes,
  • tubi televisivi.
  • Neon e elio sono utilizzati nei laser a gas.

Liquefatto il neon è utilizzato come refrigerante criogenico.

Storia

Il Neon (da greco neos che significa "nuovo") venne scoperto da William Ramsay e Morris Travers nel 1898.

Disponibilità

Il neon si trova usualmente in forma di gas con molecole consistenti di un singolo atomo. Il neon è un gas raro che si trova nell'atmosfera terrestre in misura di 1 parte su 65.000 e viene prodotto attraverso il superraffreddamento e la raffinazione frazionata dell'aria.

Composti

Anche se, ai fini pratici, il neon è un elemento inerte, in laboratorio sono stati ottenuti composti chimici esotici con il fluoro. Non si sa se alcuni di questi composti esistano in natura, ma alcuni indizi suggeriscono di si. Gli ioni, Ne+, (NeAr)+, (NeH)+, e (HeNeNe+) sono stati impiegati nelle ricerche nel campo dell'ottica e della spettrometria di massa. Infine, il neon forma un idrato instabile.

Isotopi

Il neon ha tre isotopi stabili: Ne-20 (90.48%), Ne-21 (0.27%) ed Ne-22 (9.25%). L'Ne-21 e l'Ne-22 sono nucleogenici e le loro variazioni sono ben comprese. Per contro, l'Ne-20 non è ritenuto nucleogenico e le cause della sua variazione sulla terra sono state ampiamente discusse. Le principali reazioni nucleari che generano isotopi di neon sono l'emissione di neutroni, il decadimento alfa di Mg-24 e Mg-25, che producono rispettivamente Ne-21 e Ne-22. Le particelle alfa sono derivate dalla catena di decadimento dell'uranio, mentre i neutroni sono prodotti principalmente da reazioni secondarie di particelle alfa. Il risultato netto porterebbe a una tendenza a rapporti più bassi per il Ne-20/Ne-22 e più alti per il Ne-21/Ne-22 di quelli osservati in rocce ricche di uranio quali il granito. L'analisi isotopica delle rocce terrestri esposte ha dimostrato una produzione cosmogenica di Ne-21. Questo isotopo viene generato da reazioni di spallazione di sodio, sodio, silicio e alluminio. Analizzando tutti e tre gli isotopi, la componente cosmogenica può essere ottenuta dal neon magmatico e da quello nucleogenico. Questo fatto suggerisce che il neon può essere utile nella determinazione dell'età di esposizione cosmica delle rocce superficiali.

Similarmente allo xeno, i contenuti di neon osservati in campioni di gas vulcanici sono ricchi di Ne-20, così come di Ne-21 nucleogenico, relativamente al contenutodi Ne-22. I contenuti di detti isotopi in questi campioni rappresentano una sorgente non atmosferica di neon. I componenti ricchi di Ne-20 sono attribuiti alle componenti di gas rari primordiali sulla terra, probabilmente dovuti a neon solare. Un elevata abbondanza di Ne-20 si è anche riscontrata nei diamanti, suggerendo ulteriormente una riserva di neon solare sulla terra.


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